sabato 30 maggio 2009

Un edificio in acciaio può crollare. Ulteriori conferme circa l'11/9

Tempo fa mi sono occupato del crollo delle Torri Gemelle, focalizzando la questione sulla plausibilità del colasso di un edificio con struttura portante in acciaio. L'articolo lo trovate qui.

Nel numero 200 di Focus, che trovate in edicola in questi giorni, l'articolo "La rivincita del legno" sottolinea come edifici in acciaio siano maggiormente soggetti a crollo in caso di incendio rispetto ad edifici di legno. Sì lo so, sembra una panzana pensando a come bruci bene il legno durante il picnic di Pasquetta, ma non sono io a dirlo. Lo dice un professore universitario ed i Vigili del Fuoco. E questo anche senza l'aiuto di un bel aereo di linea lanciato a 800 km/h con la sua dose di carburante.

Il paragrafo "Brucia, ma salva le case" di pagina 156 recita così (il grassetto è mio):

Altra caratteristica sorprendente del legno è la sua resistenza al fuoco. Difficile immaginarlo, dato che è stato il primo materiale che l’uomo ha imparato a bruciare … "una con le travi in acciaio, colpita da un incendio, cede di schianto quando l’acciaio raggiunge una temperatura tale da provocarne non la liquefazione, ma la perdita della capacità portante. Le Torri Gemelle, se avessero avuto la struttura in legno anziché in ferro, molto probabilmente non sarebbero collassate" afferma Fioravanti”.

Marco Fioravanti è docente di "Struttura e caratteristiche del legno" all'Università degli Studi di Firenze all'interno del corso di laurea in "Tecnologia del legno".

La spiegazione fisica del contro-intuitivo fenomeno la forniscono i Vigili del Fuoco nel riquadro "La vera casa ignifuga? Di legno" a pagina 157:

“Paura del fuoco? Meglio abitare in una casa di legno. Sembra un paradosso, ma, se ben costruita, un’abitazione di legno ha una resistenza al fuoco superiore a quella di una villetta in calcestruzzo e mattoni. "C’è una sostanziale differenza tra acciaio e legno: il primo non brucia, ma si riscalda molto velocemente e in modo uniforme, il secondo, a contatto con il fuoco, si carbonizza dall’esterno, preservando il suo interno da grossi danni strutturali" spiega Lamberto Mazziotti, dirigente dell’area protezioni passive dei Vigili del Fuoco. "Raggiunta una temperatura critica, l’acciaio cede di schianto, perdendo le sue caratteristiche strutturali". Ecco perché una casa in legno dopo un incendio appare come uno scheletro di travi annerite, a differenza di una tradizionale, ridotta spesso a un cumulo di macerie. "I punti critici di una casa in legno sono le giunzioni, tenute insieme da bulloni di acciaio: possono cedere, compromettendo l’integrità della struttura" spiega Mazziotti.”

Che facciamo, inseriamo l'Università di Firenze ed i Vigili del Fuoco negli enti pagati dalla CIA per sparare la vaccata dei palazzi in acciaio che non possono crollare?

Appunto.

sabato 16 maggio 2009

Lo shock continua. Qualche consiglio per i neofiti del volante.

Diversi giorni fa, mi sono occupato del caso di Jacqueline, una ragazza sudamericana orrendamente sfigurata da un'incidente stradale. L'articolo che riporta il caso lo trovare qui oltre a diversi video di campagne shock per la prevenzione degli incidenti stradali.

Rincaro la dose e pubblico questo video che sta girando da qualche tempo su Facebook. Si tratta di un collage di video, alcuni tratti dalla campagna irlandese "Pay attention or pay the price" (traducibile, fai attenzione o pagane le conseguenze) e l'australiana "Speeding - no one thinks big of you" (Correre - nessuno pensa un granchè di te).



Al di là delle immagini scioccanti con tanto di musica triste (My Immortal degli Evanescence, se a qualcuno interessa), tale video ha il merito di dare diversi consigli ai guidatori che mi permetto di snocciolare. I più esperti li troveranno scontati, ma vi assicuro che molti dei cosiddetti auto-proclamatisi assi del volante li disattendono spesso.
Se avete percorso 100 volte la via di casa a 150km/h e non vi è passato dinanzi nessun cane o gatto, è un caso. Non vuol dire che il vostro stile di guida sia sicuro e vi garantisca di portare sempre a casa la pelle, semplicemente avete avuto la fortuna di non trovarvi in situazioni spinose nelle quali non avete il 100% del controllo.

Seguendo l'ordine dei video, una guida sicura prevede certamente:
  • Evitare distrazioni. La mia ragazza ha tamponato un auto perchè si è girata ad osservare una vetrina (ah le donne) ed io stavo per fare lo stesso leggendo un'insegna. Non c'è bisogno di ballare la macarena in auto, basta poco. Tempo fa si pensava di vietare al guidatore di fumare perchè la cenere, cadendo, poteva distogliere l'attenzione dovendosi preoccupare di spazzarla via dal sedile. Parlare al cellulare è l'apoteosi perchè unisce alla distrazione anche l'impiccio di guidare con una sola mano. A meno che non siate capi di stato, nessuna telefonata è così urgente da non poter essere postposta o da impedirvi di accostare per 5 minuti.
  • Prestare attenzione ai veicoli fermi. Nel video, un guidatore tampona un auto ferma per far passare dei pedoni sulle strisce che hanno la peggio. Nonostante il video sembri invitare a moderare la velocità, tra le righe c'è un'altra indicazione a mio avviso molto più utile: evitare di sorpassare veicoli fermi, cosa che purtroppo vedo fare spesso. Se il giudatore ci avesse provato, avrebbe beccato direttamente i pedoni. Se vivete in città, con un botto di attraversamenti pedonali, fate caso a quante situazioni simili si verificano.
  • Moderare la velocità. A che serve correre? A sentirsi fighi? Fa tanto "io ho il pisello più lungo del tuo" e a meno che non siate 13enni ingordi di pornografia, dovreste aver superato questa fase. Chiariamoci, a meno che non guidiate ambulanze o dobbiate fare un viaggio in autostrada di 1000km, il più delle volte correre è inutile. Tanto dovrete sempre fermarvi a qualche semaforo o beccherete qualcuno che cammina come una lumaca creando una colonna di numerose autovetture. Inoltre il guadagno di tempo è a volte risibile. Su un tragitto di 20km, passare da una media di 80km/h ad una di 100km/h, fa guadagnare 3 minuti. Certo, il tempo è denaro, ma considerato per quante altre vaccate perdiamo tempo durante la giornata, è inutile recuperare minuti mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri.
  • Allacciare le cinture. Non trinceratevi dietro il "mi dà fastidio al petto, quindi non la metto" o altre giustificazioni simili. Non ho avuto un'esperienza diretta, ma credo che un parabrezza nei denti sia molto più fastidioso e lasci qualche traccia nel vostro futuro viso. Obiezione simile al "non metto il casco, mi guasta la pettinatura". Anche un cranio sfondato non garantisce ottime acconciature. Grandissima fesseria anche il "ma tanto c'è l'airbag". L'airbag è pensato per lavorare CON le cinture di sicurezza. Senza, diventa persino pericoloso.
Sperando che a qualcuno sia venuto il mal di pancia col video, vi auguro buon sabato sera ;)

mercoledì 13 maggio 2009

Duke Nukem Forever! Dodici anni di rinvii

I videogiocatori con qualche annetto sulle spalle come me, ricorderanno certamente il mitico Duke Nukem 3D, sparatutto del 1996. Difficile dimenticare il carisma testosteronico dell'occhialuto forzuto (va là, anche la rima), le sue frasi di scherno ai nemici e le ballerine di lap-dance che mostravano il seno dando loro un bel verdone.


Se volete farvi venire il magone, eccovi un video in cui è presente il primo livello di gioco.


Siamo nell'epoca aperta da Doom, considerato il capostipite degli sparatutto in prima persona nonostante il primo sia stato Wolfenstein 3D (a molti di voi starà venendo la nostalgia suppongo). Se la memoria non mi inganna, chiedo aiuto ai più esperti, Duke Nukem 3D introdusse una rivoluzione nel genere sparatutto: si poteva finalmente saltare col personaggio.


I 12enni che oggi affollano le arene virtuali di Call Of Duty, esploderanno in una fragorosa risata additandoci come dei pivelli, ben fieri della loro grafica iper-realistica che ormai mostra anche i peli del naso, oggetti che si muovono e rotolano seguendo le leggi della fisica e via dicendo. Nell'immagine in basso, un esempio di paesaggio in Crysis, uno dei più recenti sparatutto.


In Doom non si poteva saltare, non si aveva un inventario per gli oggetti da usare durante il gioco (introdotto per la prima volta in Heretic, ormai la nostaglia scorre a fiumi), l'intelligenza artificiale dei nemici era pari a quella di un comodino e l'interazione con l'ambiente (molto più spoglio di quello proposto dai giochi odierni) era pressocchè nulla. Si poteva far esplodere qualche barile, ma nulla di più.

Per chi non lo sapesse, dal 1997 sono iniziate a filtrare notizie circa un seguito di Duke Nukem 3D, intitolato Duke Nukem Forever. 1997. Ossia 12 anni fa. E deve ancora essere pubblicato.
Questo ha consentito di eleggere Duke Nukem Forever a maggiore rappresentante del cosiddetto "vaporware", ossia quei giochi annunciati di anno in anno come imminenti ma che disattendono sempre le attese svanendo come vapore.

Dietro l'abissale ritardo, c'è soprattutto il continuo cambiamento del motore grafico (ossia, crudemente, quella parte di software che si occupa di farvi vedere le robe sullo schermo, dai nemici al panorama) per stare al passo con la tecnologia che è prossima al fotorealismo, altro che fumo e fiamme pixellose.
Nella voce di Wikipedia dedicata al gioco, trovate tutte le vicissitudini passate.
Qualche giorno fa, quella che sembrava la mazzata finale. La casa di sviluppo del gioco, la 3D Realms, ha chiuso i battenti e la casa di produzione, Take Two, non ha confermato se il gioco avrebbe visto luce in futuro o meno.

Invece, proprio stamattina mi trovo nella casella di posta la notizia che è stato difusso un trailer non ufficiale di Duke Nukem Forever mirato specialmente a mostrare la qualità delle animazioni dei nemici, del tutto soddisfacente. Insomma, le speranza non sono del tutto svanite. Eccovi il videozzo dimostrativo in cui è difficile non sorridere al mitico scontro con il bestione nel campo da football!



Allo stato attuale, non è nota una data di rilascio, ma sarò il primo a farvelo sapere. Let's rock!

lunedì 11 maggio 2009

Crollo Torri Gemelle. L'acciaio si è fuso?

Certamente molti di voi avranno sentito che circa gli avvenimenti dell'11/9 esistono le cosiddette "teorie alternative". La più comune afferma che le Torri siano state volontariamente demolite con dell'esplosivo e tutto quello che ci raccontano è una colossale messinscena dell'amministrazione Bush (al tempo al potere). In soldoni, l'11/9 sarebbe stato un auto-attentato degli USA in modo da avere una scusa per dichiarare guerra a mezzo Oriente.

Incontrai tale teoria alternativa diversi anni fa e mi fece storcere non poco il naso. Oltre all'assurdità dell'auto-attentato, se la memoria non mi inganna, le demolizioni controllate di palazzi e grattacieli partono dal basso: si minano le colonne dell'edificio "spezzandone le gambe". Le Torri, come tutti ricorderete, sono crollate partendo dall'alto, esattamente nei punti d'impatto degli aerei che hanno aperto enormi squarci.

Premessa per i pochissimi lettori di questo blog che sono scettici circa l'11/9. Per ogni dubbio, anomalia, stranezza che ho incontrato circa l'11/9, esiste una spiegazione logica e plausibile, supportata da analisi tecnico-scientifiche che non necessitano della teorizzazione di mega complotti. Anche io avevo numerosi dubbi, ma me li sono tolti tutti. Sul serio. Ed ho imparato anche un mucchio di cose.

Innanzitutto un chiarimento. La cosiddetta "versione ufficiale dei fatti", non è da pensare come un foglietto di carta firmato da Bush in cui dice "ok ragazzi, le cose sono andate così così e così, ogni altra versione son vaccate". Questi sono scenari da film alla Men In Black. E' invece un insieme di analisi tecniche fatte da ingegneri strutturisti e tecnici del settore, rapporti di migliaia di pagine. Non è fuffa insomma.

Mi permetto di segnalare quella che è una contraddizione di fondo all'interno dell'ambiente abbasso-la-versione-ufficiale. Secondo i cosiddetti complottisti, è evidente che le cose non sono andate come ce le raccontano. Certo. Talmente evidente che non esiste LA teoria alternativa, bensì LE teorie alternative che finiscono con l'escludersi tra di loro. Andando a naso, tra le cause di crollo delle Torri Gemelle ricordo:
  • Demolizione con esplosivo
  • Demolizione con una speciale vernice incendiaria spalmata sulle colonne (chiamata termite)
  • Demolizione con raggi spaziali
  • Demolizione con mini-ordigni atomici
Se alcune di queste vi sembrano assurde, non preoccupatevi. Le motivazioni alla loro base sono ancora più assurde. Inoltre le varie teorie non sono nemmeno d'accordo su cosa abbia colpito le Torri. Oltre agli aerei di linea si è parlato di aerei militari, aerei telecomandati e missili.
Esiste persino una teoria che dice che NESSUN AEREO ha colpito le Torri. Quello che centinaia di testimoni oculari hanno visto, e che vi hanno propinato in tv, sarebbero degli ologrammi, ossia una proiezione dell'immagine degli aerei, tipo quelli che si vedono nei film di fantascienza. Nell'immagine in basso abbiamo un esempio.


Che dite, lo andiamo a dire ai parenti dei passeggeri morti che i propri cari sono a spassarsela, chessò, alle Bahamas?

In realtà le Torri sono crollate perchè la struttura in acciaio ha ceduto a causa del letale binomio "impatto aerei" + "incendi". E qui arriviamo al punto. L'obiezione che sento più spesso a riguardo è "ma l'acciaio non poteva fondere per quegli incendi, quindi le Torri sono venute giù per qualche altro motivo!".

In parte è vero, l'acciaio delle Torri non si è fuso, dato che la sua temperatura di fusione è intorno ai 1400°C, abbastanza alta per un incendio, anche se originato da decine di migliaia di litri di carburante per aerei (cherosene).
Tuttavia già intorno ai 400°C l'acciaio si deforma e perde in parte le proprie caratteristiche meccaniche. Un incendio domestico, tipo quello che si verificherebbe in casa vostra, può raggiungere anche i 1000°C. Questo filmato, realizzato dal NIST (lo stesso istituto tecnico responsabile dei rapporti circa il crollo delle Torri) mostra come una stanza di un appartamento possa diventare un vero inferno anche se la fonte dell'incendio è un albero di Natale. L'aria è talmente rovente che alcuni oggetti, come il tavolino, prendono fuoco anche se non lambiti dalle fiamme.

Affinchè la struttura delle Torri si indebolisse al punto da crollare, non fu necessario che si arrivasse alla fusione dell'acciaio, è bastato che esso venisse ammorbidito, cosa che si è verificata alle temperature presenti in quegli incendi.

Per comprendere meglio come sia possibile il crollo, bisogna capire com'erano realizzate le Torri. Come potete vedere nell'immagine (che include anche la spiegazione del crollo, in inglese, cliccate QUI per ingrandire e leggere meglio), esse erano formate da un nucleo centrale di svariate colonne e da una serie di colonne perimetrali.

Queste due serie di colonne erano collegate dai solai (anch'essi in acciaio), ossia i "pavimenti" dei vari piani come si può vedere in quest'altra immagine

La morte delle Torri è stata quella di avere una struttura portante interamente in acciaio, vulnerabile al fuoco. Una struttura in cemento armato non risente di tale problema essendo meno sensibile alla temperatura.
Un esempio illuminante è la Windsor Tower riporata nell'immagine, un palazzo di Madrid demolito dopo che nel 2005 è stato seriamente danneggiato da un incendio.

La Windsor aveva un nucleo in cemento armato che è rimasto in piedi (la parte centrale dell'immagine), mentre parte della struttura in acciaio è crollata a causa dell'incendio. Ed in questo caso non abbiamo un aereo di linea lanciato a più di 700km/h, nè litrate di cherosene e nemmeno colonne tranciate. Abbiamo SOLO l'incendio. Dimostrazione che il fuoco è perfettamente in grado di danneggiare irrimediabilmente strutture in acciaio pur senza raggiungere la temperatura di fusione.

Ma allora, in soldoni, come sono andate le cose l'11/9?

Lungi da me il voler essere completo, preciso ed esaustivo, ma a grandi linee il resoconto degli eventi è il seguente.
  1. L'impatto degli aerei ha tranciato alcune colonne delle Torri, rimuovendo da altre la protezione antincendio che le ricopriva. L'impatto ha messo fuori uso anche l'impianto antincendio, per cui l'acciaio denudato era alla mercè del fuoco.
  2. Il carburante degli aerei ha innescato l'incendio all'interno dei grattacieli. Esso ha interessato diversi piani perchè il carburante ha potuto espandersi con facilità nella struttura (in gran parte vuota, come casa vostra, la maggior parte del volume è pura aria) aiutato anche dalle trombe degli ascensori.
  3. L'incendio è stato alimentanto da tutto ciò che c'era di infiammabile all'interno delle torri. Trattatandosi in prevalenza di uffici abbiamo scrivanie, sedie, arredi, carta, computer e, triste a dirsi, persone.
  4. L'incendio ha ammorbidito l'acciaio. In particolare, i solai (i floor joists dell'immagine riportata in precedenza) si sono incurvati ed hanno tirato verso l'interno le colonne perimetrali. In questa foto potete vedere come esse sono decisamente incurvate.
  5. Una volta che le colonne hanno ceduto in corrispondenza del punto di impatto degli aerei, la struttura sottostante non è stata più in grado di reggere il peso dei piani superiori ed ha incominciato a collassare. Il fenomeno si è auto-alimentato visto che, man mano che il crollo proseguiva, la massa di edificio che "premeva" aumentava sempre più.
Come avete visto, una conoscenza più approfondita (ma nemmeno tanto) dei fatti e della materia può togliere alcuni dubbi leggittimi che possiamo avere.

Ci sono tantissime cose circa l'11/9 da poter raccontare, non solo per quanto riguarda le Torri, ma anche il Pentagono che, secondo le teorie alternative, sarebbe stato colpito da un missile. Anche in questo caso, approfondendo la questione, ogni mio dubbio ha trovato una risposta chiara e solida e mi ha fatto capire come spesso i complottisti mostrino solo ciò che fa comodo mostrare.

Spero di riuscire nel tempo a trattare l'argomento 11/9 in maniera più ampia, aiutando i lettori in buona fede a capire meglio come sono andate le cose e valutare la differenza fra teorie campate in aria (spesso lucrandoci anche) ed analisi tecniche su basi scientifiche.

Grazie per la cortese attenzione :)