sabato 27 giugno 2009

Balle spaziali. Luna abitata ed asteroidi ad un palmo dal naso

Da quando bazzico maggiormente il mondo dell'informazione via web, non ho potuto fare a meno di notare le enormi panzane che vengono pubblicate da alcuni giornalisti, specialmente in settori scientifici.
Volendo mettere da parte le segnalazioni di UFO con tanto di foto (alcune rivelatesi ampiamente fasulle), parliamo di qualcosa di più noto e meno alieno: Luna, Marte, asteroidi e così via.

Il 14 giugno l'agenzia ADNKronos trattava della sonda giapponese Kaguya inviata verso la Luna per mapparne la superficie e che a fine missione è stata fatta precipitare sul nostro satellite. L'articolo dice che "il veicolo da tre tonnellate si è schiantato in un'area disabitata". E meno male aggiungo, non vorremo mica indispettire gli abitanti lunari gettandovi sopra la nostra spazzatura spaziale.
Spero vivamente che l'articolista creda che la sonda si sia schiantata sulla Terra. In tal caso si tratterebbe di non meno grave ignoranza, piuttosto che voli di fantasia, visto che la sonda si è schiantata sulla Luna con tanto di bagliore visibile da telescopio.
In una prima versione dell'articolo, si sosteneva che la sonda ha cambiato la toponomastica lunare, che è come dire che ha cambiato i nomi dei crateri e dei monti. In realtà, come è stato giustamente corretto, la sonda ha riscritto la topografia del luogo grazie a sensori avanzati che hanno consentito rilievi dettagliatissimi. Un buon vocabolario come prossimo regalo di Natale non sarebbe male.

Sempre ADNKronos il 22 giugno ci informa che a settembre un asteroide sfiorerà la Terra a 67 milioni di chilometri dalla Terra. Uhm, impressionante. Peccato che questa sia circa la stessa distanza media Terra-Marte (che tanto vicino non è) e ben superiore a quella Terra-Venere che è 45 milioni di chilometri.
Se questo asteroide ci 'sfiora', Venere che ci fa da migliaia di anni? La barba?
Inoltre tale asteroide sarebbe lo stesso che estinse i dinosauri ... eh? Scusate, ma che ha fatto, è rimbalzato sulla Terra per poi ritornare? E vi è rimasto qualche triceratopo incastrato sulla superficie per dire che è lo stesso?

A sto punto voi penserete "ok ok, abbiamo capito, ADNKronos non è affidabile". Peccato che la stessa notizia (con un mirabile copia-incolla) sia apparsa prima su Rai News 24. Segno di un modus operandi, ossia "spariamo vaccate che fanno notizia, tanto chi se ne frega anche se ci chiamiamo RAI"

Tiscali News pubblica un favoloso articolo dal titolo "La Nasa dichiara guerra alla Luna: c'è chi teme un contrattacco alieno". Ok, potete smettere di ridere.
La fonte è il sito web The Examiner, esempio del cosiddetto "giornalismo partecipativo", dove gli autori degli articoli non sono giornalisti, ma gente comune come me e voi. L'autore ha partorito altre perle come i legami tra cerchi nel grano e fine del mondo e un articolo intitolato "Fino ad un miliardo di esseri umani viene rapito dagli extraterrestri iperdimensionali e gli umani sono in uno stato di dissonanza cognitiva". Controllare meglio le fonti? No, ok no.

Assisto con enorme rammarico al declino di certo giornalismo che pubblica presunte notizione senza uno straccio di verifica. E non ci vuole una laurea in astrofisica per controllare che certi numeri sono completamente sballati. Spararla grossa per fare sensazione non è giornalismo, è un numero da circo.
E se questo è il modo di fare per argomenti tutto sommato frivoli, mi chiedo cosa ne sia di cronaca, politica e così via ...



martedì 23 giugno 2009

Ronzio della ventola del pc? Tra qualche anno potrà essere solo un ricordo.

Chiunque di voi avrà certamente notato il ronzio provenire del vostro amatissimo pc. E quasi tutti sapete che esso proviene dalla ventolina impiegata per raffreddare il processore che, lavorando costantemente per tenere tutto sotto controllo, è l'elemento che genera un botto di calore ed ha bisogno di stare sempre "fresco".

La ventolina è montata su un dissipatore di metallo (il pezzo grigio con le lamelle in figura) che è incollato sul processore. Il dissipatore assorbe il calore e viene raffreddato dalla ventola che tira via l'aria calda, facendo in modo che la temperatura non salga troppo col rischio di fondere il processore (e poi son dolori di pancia).

Nel corso del tempo sono nate soluzioni sempre più efficaci e visivamente spettacolari, con dei veri e propri tubi di rame necessari per distribuire meglio il calore evitando che si accumuli.


Si è poi passati al raffreddamento a liquido, simile per principio a quello impiegato nella vostra automobile. Il calore viene assorbito da un liquido che circola in dei tubi che viene poi raffreddato tramite una ventola. Sebbene più efficiente di un raffreddamento ad aria, tale sistema è più costoso e a meno che non siate dei giocatori che spremono la linfa vitale del processore, non ne sentirete mai il bisogno.

In ogni caso, c'è sempre una ventola che gira generando rumore. Se poi essa è malandata o piena di polvere, il ronzio può essere davvero disturbante.

Nel caso di un computer portatile, il raffreddamento è complicato dal fatto che lo spazio è ridotto. Spesso si vogliono portatili sottili sottili, per cui i vari componenti vengono addossati l'uno all'altro e la circolazione dell'aria è più ostacolata rispetto ad un computer da scrivania (i cosiddetti desktop).
Mentre per un desktop tipicamente il ronzio della ventola è costante, per un portatile esso diventa maggiore quando la macchina è messa sotto stress: il maggiore lavoro del processore ne alza la temperatura, per cui la ventola deve girare più velocemente per abbassare la temperatura. Questo anche per evitare la spiacevole sensazione di poggiare i polsi su una piastra per bistecche.

Ronzii e rumori vari sembrano però avere i giorni contati, grazie ad un innovativo sistema di raffreddamento ... senza ventola. Vi chiederete: e chi soffia? Giusta obiezione.

Nell'agosto del 2006 è giunta la notizia che ricercatori della Intel, in collaborazione con alcune università USA, hanno messo a punto un sistema di raffreddamento a "vento ionico". Dietro il nome altisonante c'è un concetto abbastanza semplice.
Applicando un'alta tensione ad un elettrodo (in soldoni, una punta di metallo) gli atomi di aria quali ossigeno ed azoto vengono ionizzati. Vuol dire che, se prima erano atomi neutri, diventano atomi carichi positivamente perchè viene loro strappato un elettrone e sono le palline gialle col simbolo +.

Gli ioni sentono l'influenza del campo elettrico tra gli elettrodi, ossia vengono respinti dal "corona electrode" che è carico anch'esso positivamente e vengono attratti dal "collector electrode" che li raccoglie, essendo carico negativamente. E' la stessa storia delle cariche dello stesso segno che si respingono e quelle di segno opposto che si attraggono. In tal modo, si riesce a creare un "vento di ioni", dato che essi si spostano. Gli ioni vanno a sbattere contro gli atomi d'aria calda (le palline verdi) e la trascinano via dalle zone ad alta temperatura, finendo col raffreddare i componenti.

Se tre anni fa questo era solo un passatempo da laboratorio, a maggio la Tessera (azienza dicroelettronica) è riuscita a sfruttare questo principio in un portatile vero e proprio. Il raffreddamento a vento ionico si è dimostrato migliore di quello classico a ventola oltre a consumare meno. Ed ha un vantaggio che ingolosisce tutti i possessori di portatile: non fa rumore, dato che non ci sono ventole. E già che c'è, potrebbe fare a meno anche del dissipatore che si piglia comunque il suo spazio.
Quelli della Tessera sono fiduciosi e pensano di riuscire a rendere il sistema vendibile entro il prossimo anno. Ci sono ancora dei problemi da risolvere come la tendenza degli elettrodi a consumarsi. Questo potrebbe guastare il sistema di raffreddamento portando alla rottura dei componenti critici, per cui si sta lavorando per trovare materiali più adatti e resistenti.

PS: Per i più curiosi, riporto i due articoli (in inglese) tratti da Technology Review usati come base per l'articolo del blog: Tiny Pump Cools Chips e A Laptop Cooled with Ionic Wind
Inoltre, mentre cercavo le immagini per arricchire questo intervento, mi sono imbattuto nella pubblicazione scientifica degli ingegneri della Tessera (in inglese anch'essa) che hanno modificato il portatile per verificare la bontà del raffreddamento a vento ionico. Non l'ho ancora letta, ma un'occhiata rapidissima rivela che è decisamente più tecnica e risulterà indigesta per alcuni palati. La pubblicazione è in formato pdf .