martedì 12 ottobre 2010

Celle solari in rubrene. L'organico avanza.

"Dillo come lo diresti a tua madre".

La tecnologia delle celle solari in materiale organico ha compiuto un incoraggiante passo in avanti grazie al lavoro di Vitaly Podzorov, professore di fisica alla Rutgers University del New Jersey.

Le celle solari sono dei dispositivi che consentono di ottenere energia elettrica dall'energia luminosa. In soldoni quando le particelle di luce (fotoni) vengono assorbite dalla cella, esse "creano" particelle elettriche (elettroni carichi negativamente e lacune cariche positivamente). Queste particelle elettriche, muovendosi, formano la cosiddetta "corrente" che serve per far funzionare apparecchi grandi e piccoli siano essi calcolatrici tascabili o elettrodomestici.

I materiali organici, che contengono carbonio come la plastica, sono molto promettenti in quanto costano poco, sono flessibili e trasparenti. Sarebbe possibile in linea di principio ricoprire interi palazzi di celle solari trasparenti in luogo dei classici ed ingombranti pannelli scuri che si vedono sui tetti. Purtroppo i materiali organici hanno lo svantaggio di lasciarsi attraversare male dalla corrente per cui gran parte delle particelle elettriche vengono "riassorbite" prima che riescano ad uscire dalla cella e sono di fatto inutilizzate.
Il professor Podzorov lavora da tempo col rubrene, un materiale organico dal colore rosso, realizzando transistori (i "mattoncini" dei circuiti integrati). Realizzando celle solari in rubrene ha visto che le particelle elettriche sono in grado di muoversi più velocemente per cui hanno più possibilità di uscire dalla cella prima che vengano riassorbite. Ciò consente di "tirare fuori" più corrente da un cella in rubrene rispetto ad altri materiali organici e costituisce un importante passo in avanti per il progredire di questa tecnologia.

lunedì 11 ottobre 2010

I Puffi NON sono un sogno di Gargamella. Esistono.

Nuova puntata di "Tangredi vs. I traumi della vita" una pagina di Facebook piena di sconvolgenti rivelazioni. Peccato che alcune si stiano rivelando delle colossali bufale.

E' la volta dei Puffi, i folletti blu che hanno riempito i pomeriggi di bambini per anni (ebbene sì, anche i miei). Il "trauma" recita "scoprire che i Puffi erano tutto un sogno di Gargamella": semplicemente falso.
Con potentissimi mezzi (Google) cerco altri siti che riportino la stessa notizia ma trovo solo pagine di FB, blog di privati (come il mio per intenderci) e quel pozzo di cultura che è Yahoo Answers. E già qui la cosa puzza. Con mezzi ancora più potenti (Wikipedia) indago più a fondo.

I Puffi erano in partenza personaggi di un fumetto di Peyo, pseudonimo del fumettista belga Pierre Culliford e vennero adattati per il piccolo schermo da Hanna-Barbera. La serie tv è composta da 256 episodi, che racchiudono 421 storie, divisi in 9 stagioni. Vennero trasmessi per la prima volta dalla NBC da settembre 1981 a dicembre 1989 per poi essere replicati fino ai giorni nostri.
L'ultima puntata della nona stagione è "Cupido contro Gargamella" (titolo originale "Hearts 'n Smurfs) ed è presente su YouTube in due parti (riportate in basso).



Vi risparmio la fatica: la puntata non termina con Gargamella che si risveglia per cui il "trauma" è una balla bella e buona. Tranquilli, i Puffi esistono.

domenica 10 ottobre 2010

Tonio Cartonio non ha fatto film pornografici. La piantiamo col "condividi ad minchiam"?

Sta avendo discreto successo su Facebook una pagina chiamata "I traumi della vita" che riporta diversi fatti che dovrebbero sconvolgere l'ignaro lettore. Tuttavia alcuni di tali "traumi" sembra che siano riportati in maniera fuorviante ed inesatta.

E' il caso del "trauma" che recita "scoprire che Tonio Cartonio faceva i film porno". Doppiamente falso.

Tonio Cartonio era un personaggio della Melevisione, trasmissione per bambini in onda su Rai 3. E' stato interpretato da Danilo Bertazzi (foto a sinistra) dal 1999 al 2004 per poi essere sostituito da un altro personaggio, Milo Cotogno, interpretato da Lorenzo Branchetti (foto a destra).


Come nasce il "trauma"? Branchetti ha recitato nel film erotico Senso '45 di Tinto Brass. L'errore è doppio in quanto la persona coinvolta è Branchetti-Cotogno e non Bertazzi-Cartonio ed inoltre si tratta di un film erotico e non pornografico. Non fatemi spiegare quale sia la differenza. E se per qualcuno non esiste differenza allora dovremmo includere nella schiera dei pornodivi anche Gabriel Garko, attore in Senso '45, ma forse non sarebbe così traumatico.

Tempo per effettuare questa ricerca: 30 secondi. Ma si sa, il condividi ad minchiam impera furiosamente. La cosa che mi dispiace è che ritengo FB un utilissimo strumento ma purtroppo si sta rivelando un condivisore di minchiate. Non passa giorno in cui non leggo una notizia inesatta riportata come fatto acclarato. Peccato.

PS: considerazione personale. E anche se fosse? Scoprire che Alessandra Mastronardi (la ragazza della porta accanto de I Cesaroni) ha fatto un porno non mi sconvolgerebbe (nota per i creduloni, NON E' VERO). Trovo piuttosto sconvolgente che milioni di persone sbavino in attesa del Grande Fratello, ecco, quello sì che è un trama