lunedì 2 agosto 2010

Nuova speranza per chi soffre di glaucoma.

Può una lente a contatto aiutare a diagnosticare il glaucoma? Sì se la dotiamo di un'antenna, un sensore ed un microprocessore.

Il glaucoma è una malattia degenerativa dell'occhio. Dovuta da un danno al nervo ottico può portare alla cecità se non trattata in tempo farmacologicamente o chirurgicamente per cui una diagnosi precoce è fondamentale.
Si ritiene che la causa principale del glaucoma sia un elevato aumento di pressione del liquido intraoculare. In soldoni gli occhi si gonfiano troppo e premono sul nervo ottico danneggiandolo.
Già ora la pressione intraoculare viene misurata ma essendo essa variabile durante il giorno può darsi che all'atto dell'esame essa sia bassa dando risultati non significativi. L'alternativa è un ricovero in ospedale in cui si viene svegliati ogni due ore per effettuare le misurazioni. Decisamente sgradevole.

Il rimedio proposto dalla svizzera Sensimed consente di misurare la pressione intraoculare nell'arco di 24 ore senza causare eccessivi disagi al paziente.
La particolare lente a contatto che vedete in foto è dotata di un sensore di deformazione che consiste di un sottile anello di platino (il cerchio grigio esterno). Quando la pressione oculare varia, la lente a contatto si deforma e con essa anche l'anello che varia la sua resistenza elettrica.
Il paziente porta con sé un registratore dati che è collegato ad un'antenna trasmittente tenuta intorno all'occhio da un cerotto. Periodicamente l'antenna trasmittente invia energia all'antenna ricevente sulla lente a contatto (i cerchi dorati) in modo da alimentare un microprocessore (la piastrina grigia) e fare la misura di pressione. La lente invia quindi i dati al registratore che vengono poi scaricati sul pc dal medico consentendo una diagnosi più efficace in quanto si basa su delle misurazioni compiute nell'arco delle 24 ore.

Attualmente la lente viene testata da un centinaio di pazienti in Svizzera, Austria e Germania.

3 commenti:

  1. E tu sottoponi i poveri pazienti a delle onde elettromagnetiche perigolossissime nonché harpizzanti? Siamo matti? Di sicuro lo SMOM manometterà i microprocessori in modo che assumano il controllo mentale del soggetto.

    Scherzi a parte, è bello vedere come la tecnologia e la nanoingegneria (quella vera, non quella di certi suonati) venga usata per affrontare i problemi reali della gente.

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  2. Gianni,
    Di sicuro lo SMOM manometterà i microprocessori in modo che assumano il controllo mentale del soggetto.

    Sicuramente a qualcuno verrà questo terribile dubbio :D

    Grazie per la visita :)

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