Marco Fioravanti è docente di "Struttura e caratteristiche del legno" all'Università degli Studi di Firenze all'interno del corso di laurea in "Tecnologia del legno".
La spiegazione fisica del contro-intuitivo fenomeno la forniscono i Vigili del Fuoco nel riquadro "La vera casa ignifuga? Di legno" a pagina 157:
“Paura del fuoco? Meglio abitare in una casa di legno. Sembra un paradosso, ma, se ben costruita, un’abitazione di legno ha una resistenza al fuoco superiore a quella di una villetta in calcestruzzo e mattoni. "C’è una sostanziale differenza tra acciaio e legno: il primo non brucia, ma si riscalda molto velocemente e in modo uniforme, il secondo, a contatto con il fuoco, si carbonizza dall’esterno, preservando il suo interno da grossi danni strutturali" spiega Lamberto Mazziotti, dirigente dell’area protezioni passive dei Vigili del Fuoco. "Raggiunta una temperatura critica, l’acciaio cede di schianto, perdendo le sue caratteristiche strutturali". Ecco perché una casa in legno dopo un incendio appare come uno scheletro di travi annerite, a differenza di una tradizionale, ridotta spesso a un cumulo di macerie. "I punti critici di una casa in legno sono le giunzioni, tenute insieme da bulloni di acciaio: possono cedere, compromettendo l’integrità della struttura" spiega Mazziotti.”
Che facciamo, inseriamo l'Università di Firenze ed i Vigili del Fuoco negli enti pagati dalla CIA per sparare la vaccata dei palazzi in acciaio che non possono crollare?
Appunto.
Toh, un altro oltre al sottoscritto che ha trovato interessante la faccenda del legno.
RispondiEliminaTi linko sul mio blogghetto.
Grazie mille Brain ^^
RispondiEliminaAppena ho un pò di tempo mi impegnerò anche io a creare la sezione link nella quale non mancherai.
E devo assolutamente leggere il tuo spiegone del calendario Maya.
Tutti gli ingegneri degni di questo nome conoscono l'altissima vulnerabilità dell'acciaio al fuoco (già a 300 °C la resistenza si riduce di parecchio). Il legno resiste perchè se ne può calcolare il tempo di resistenza al fuoco, sapendo che si consuma di 1.1/0.7 mm al minuto, inoltre anche se la superficie brucia, l'interno rimane inalterato. Va detto però che il legno non consente di realizzare edifici molto alti.
RispondiEliminaBuondì, sono ingegnere civile. Il problema non è se l'acciaio è vulnerabile al fuoco, quello si sa, il problema è: può un edificio di 400 metri crollare polverizzandosi completamente in 11 secondi dopo soltanto 1 ora, se brucia una piccolissima sua parte a 350 metri di altezza?
RispondiEliminaA risposta è ovviamente NO.
ah scusate, DUE edifici di 400 metri di altezza... che crollano perfettamente in verticale in pochissimi secondi. Ma un ragionevole dubbio non vi viene?
RispondiElimina