giovedì 23 luglio 2009

Randy Pausch 1960-2008. Un esempio di vita

Dio benedica Facebook. C'è chi lo usa per spiare le vite degli altri e chi lo usa più utilmente per condividere contenuti ed informazioni. Dio benedica anche i secondi perchè nello sterminato mondo di internet si rischia di ignorare persone, fatti e notizie che vale la pena di conoscere.


Nato nel 1960, si laurea in informatica nel 1982 alla Brown University di Providence ed ottiene il dottorato nel 1988 alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Dal 1988 al 1997 è professore di informatica all'Università della Virgina per poi tornare alla Carnegie Mellon dove terrà per 10 anni il corso di Building Virtual Worlds circa la realtà virtuale e l'interazione uomo-computer.
Morirà nel luglio del 2008 a causa di un cancro al pancreas diagnosticatogli circa due anni prima.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con la Walt Disney Imaginery per la realizzazione di attrazioni da luna park, Google, Adobe, Xerox ed Electronic Arts (casa di produzione di videogiochi del calibro di The Sims, la serie calcistica FIFA e Medal Of Honor).

Certamente poco noto al grande pubblico per i suoi consegumenti accademici e lavorativi, Pausch diventa una celebrità locale quando il 18 settembre 2007 tiene alla Carnegie Mellon una lezione dal titolo "The Last Lecture" ossia "l'ultima lezione".
In quel periodo all'università venivano tenute una serie di lezioni basate su un concetto tanto semplice quanto amletico per un professore: ipotizzando che dobbiate morire, quale sarebbero gli ultimi insegnamenti che vorreste trasmettere ai vostri studenti?
Nel caso di Pausch, non era un ipotesi. Da un anno circa lottava contro il cancro, inizialmente ed apparentemente sconfitto, che è tornato a colpire inesorabilmente nell'agosto del 2007. I medici gli garantirono 3-6 mesi di buona salute. Pausch quindi incentrò la sua lezione sul realizzare i propri sogni d'infanzia e come aiutare la gente intorno a sè a fare lo stesso. In realtà la lezione di Pausch va vista in chiave totalmente diversa come egli stesso svela alla fine: un insegnamento rivolto ai suoi tre figli sul come vivere la propria vita.

Grazie a Facebook vengo a conoscenza del video riportato in basso. Si tratta dell'intervento di Pausch all'Oprah Winfrey Show (la Winfrey è televisivamente la De Filippi USA) del 22 ottobre 2007. Il video dura 10 minuti ed è un sunto molto breve della lezione tenuta all'università.



Di sicuro impatto emotivo (ho pianto in diversi passaggi, lo ammetto), le parole di Pausch sono tanto "scontate" quanto sorprendenti. Ognuno di noi ha sentito gli insegnamenti di Pausch nella propria vita almeno una volta: chiedere scusa, addossarsi le proprie colpe, mostrare gratitudine, affrontare le difficoltà senza lamentarsi, non scoraggiarsi.
Nulla di nuovo sotto al cielo, ma in quanti lo facciamo? E in quanti vorremmo avere il suo vigore, il suo ottimismo, la sua capacità di non buttarsi a terra nonostante vada incontro a morte certa e prematura?
Condite deliziosamente con l'ironia, l'umorismo, la saggezza e lo straripante carisma di un uomo che sta per morire lasciando moglie e tre figli piccoli, questi insegnamenti "banali" e "scontati" assumono una dimensione totalmente nuova. Ci fanno vergognare dell'ultima volta che ci siamo svaccati un giorno intero sul letto per un flebile mal di stomaco.

L'intervento di Pausch soffre però dei ristretti tempi televisivi e non si ha la possibilità di apprezzare pienamente l'uomo al suo meglio. Per cui vi invito a visionare la lezione tenuta all'università, che dura circa un'ora, a questo indirizzo (sottotitoli in italiano).

Pausch tenne un'altra interessante lezione il 27 novembre 2007 dal titolo "Time Management" dedicata a come organizzare meglio il proprio tempo per vivere al meglio la propria vita. E detto da lui ...
Disponibile a questo indirizzo, la veloce e serrata sottotitolatura in inglese (Pausch parla rapidamente) può risultare di impiccio per la comprensione di qualche passaggio a gente poco allenata come me. In ogni caso vale la pena di seguire la lezione solo per apprezzare ancora una volta lo spirito di Pausch e la sua squisita dialettica. E' il tipo di persona che potresti osservare rapito per ore mentre recita la propria lista della spesa.

Nel maggio del 2008, due mesi prima di morire, Pausch intervenne durante la cerimonia di consegna delle lauree alla Carnegie Mellon (video in basso sottotitolato in italiano). L'affaticamento dovuto alla malattia unito alla solita saggezza ne fanno, a mio avviso, un momento molto toccante e, a suo modo, incoraggiante.



Per chi fosse interessato agli insegnamenti accademici di Pausch, in questa pagina del professore Gabriel Robins, amico ed allievo di Pausch all'Università della Virgina, sono riportati numerosi video circa la realtà virtuale, oltre alle lezioni linkate in precedenza. Su YouTube inoltre sono disponibili numerose interviste del professore.

Ed ora, qualcuno dica che Facebook non serve ad una mazza. A me ha fatto conoscere un grande uomo.

Tanto basta.

"We don't beat the Reaper by living longer. We beat the Reaper by living well and living fully ... It is not the things we do in life that we regret on our death bed, it is the things we do not"

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